Monday, March 30, 2015
Fondazione su Second Life

CLOSING MARCH
Marzo sta per finire.
Abbiamo resistito sino adesso a non parlarne. Non avevamo voglia di ripetere, anche quest'anno ­ cosa che stiamo facendo dal 1976 e che ci disturba profondamente ­ che Marzo non è una banale sequenza di 31 giorni e altrettante notti ma un periodo speciale intriso dai suoni, dai colori, dal meglio e dal peggio di Madoi.
Pur non essendoci riuscite ­ a non parlarne ­ abbiamo inaugurato un cambio di tendenza.
Primo, l'immagine. Cover di un ritorno a Parma di Madoi, nel 2002, con la sconsiderata donazione al Comune di un numero importante di sue opere da parte di noi eredi, e l'intensa mostra che ne ha sottolineato l'evento, più o meno in giorni come questo, è un'immagine di rottura. Di rottura anche della nostra pazienza, e di altro che si può immaginare, ritenendo che Madoi non debba aver bisogno di una liturgia stantia e troppo scontata per farsi ricordare.
Secondo, un intenso re­styling di approccio, con l'unico scopo di farci perdonare da Madoi, volto a raccogliere, anzichè donare, tributi che riteniamo ci siano dovuti.
Terzo, fresche alleanze. Nel senso di volontarie, entusiaste, giovani, prive di orpelli e slegate da intrecci senza senso. E molto operative.

Last days of this endless March.
We tried to be March­proof and to avoid the usual echoes that this month brings to our minds. We were not in the mood of going back to the same memories as we have been doing since 1976. We had enough of remembering and underlining every single year that March is and always will be not just a spread of 31 days and nights but a special period impregnated by the sounds, the colors, the best and the worst of Madoi. Though we could not avoid all this, in the end, i.e. resavouring the same things, we have set up a change in our approach, let's call it a new trend. First, this unusual pic, see left or above. Leit motif of the return of Madoi to Parma (2002), with our unconsiderate donation of an important number of Madoi's artworks (53) as legitimate heirs of Madoi's legacy, and the intense Exhibition following this event ­ in days like the present ones, this image represented a breaking point in Madoi's painting. Now, we welcome a breaking point in our patience, as well in other things easily understandable, as Madoi should not need such an old and decrepit liturgy to be remembered and considered. Second, an intense re­styling of our approach, aiming to an auspicable forgiveness by Madoi, and focusing in collecting, instead of donating, tributes we deem to deserve. Third, fresh and new alliances, meaning spontaneous, enthusiast, young alliances, devoid of shows, frills, archaic rules and loose from senseless affairs. And very active ones.

Sunday, March 15, 2015
Fondazione su Second Life

MADOI STARRING MADOI
Madoi interpreta se stesso. Virtualmente così, come in questa immagine confusa, in palese controvoglia, come in questo schizzo pensato per compiacere un committente che, a ragione, avrebbe voluto qualcosa di concreto e serio a titolo di presentazione di un futuro grande lavoro da affidargli. Di fatto Madoi, sempre controvoglia, si interpreta ora mischiato ad un suo lavoro in uno short movie a lui dedicato. Bello. Importante. Confezionato con passione, entusiasmo, quasi amore. madoiritrovato.it

Madoi plays himself. Virtually speaking, and showing an upset unwillingness, as in this blurry image of a draft sketched just to please a client who was rightly trying to have something solid and serious as a presentation of a future big project he was commissioning. In these very days and with the same mood, Madoi plays himself pasted in one of his works in a short movie named after him. Nice. Important. Shot with passion, enthusiasm, even love. madoiritrovato.it